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Primi problemi per Google Street View : poca privacy e tante polemiche

In tanga o con le dita nel naso: le imbarazzanti immagini di ignari americani su «Street View», le nuove mappe interattive di Google



NEW YORK

Google scende in strada e si scatenano le polemiche. La rivoluzione che cambia l'approccio alle mappe delle aree urbane si chiama «Google Street View». Il programma gratuito è online da qualche giorno, ma è già al centro di numerose polemiche e di prime dispute giudiziarie. Violazione della privacy, l'accusa rivolta alla società di Mountain View. Nel frattempo però impazzano sul web gli scatti «proibiti» e «potenzialmente imbarazzanti» di ignari cittadini colti dagli obiettivi delle telecamere di Google.



TANGA E GATTI

Le città fotografate per ora sono San Francisco, New York, Las Vegas, Denver e Miami. La nuova funzionalità «Google Street View» permette di visualizzare a 360 gradi le strade, i parchi, il traffico ma anche di zoomare su edifici, nelle vetrine di negozi o sui passanti. La maggior parte di questi ultimi è perfettamente riconoscibile. Ecco dunque che durante una «camminata virtuale » in mezzo alle cinque metropoli ci si può imbattere in un uomo che esce soddisfatto da un locale di spogliarello; una donna obesa che tenta di smaltire i chili di troppo facendo jogging; un ragazzo che fa i suoi bisogni in mezzo alla strada; ragazze distese al sole e in topless nel parco. E ancora: l'interno di una camera da letto; il numero delle targhe automobilistiche o potenziali topi d'appartamento che s'arrampicano sugli edifici. Si può addirittura sbirciare la biancheria intima di una inconsapevole ragazza che sale nella sua auto a San Francisco. Come racconta il «New York Times», la californiana Mary Kalin-Casey ha scoperto una volta inserito il suo numero civico che le immagini della propria abitazione a Oakland riprendevano persino il suo gatto Monty.



PRIVACY

Le immagini non sono in tempo reale, ma il dettaglio estremo con il quale sono mostrate (riprese da una serie di automobili dotate di potenti fotocamere) pone seri problemi di privacy. Diverse associazioni statunitensi per la difesa della sfera privata sono già in rivolta. Gli esperti legali di Google per ora si difendono: «è perfettamente legittimo fotografare persone in luoghi pubblici», specificando però che «le immagini troppo eloquenti o che intaccano la privacy dell'individuo possono essere tolte, una volta segnalate dagli utenti direttamente interessati».



.... da corriere.it




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