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Il web tra etica e regolamento


E' questo il problema a cui le direzioni delle risorse umane non erano preparate e ha originato situazioni delicate non previste dai regolamenti disciplinari.



E’ dunque questa la soluzione provvisoria indicata da Chiaravallotti, membro del garante della privacy, in attesa del varo del codice deontologico da parte dell’autorità.




Le linee guida sulle quali può articolarsi il regolamento aziendale sono le seguenti:




Navigazione Internet


  • divieto di navigare in siti non attinenti alle mansioni affidate

  • divieto di navigare in siti che possono rilevare opinioni politiche, religiose o sindacali del dipendente

  • divieto di effettuare transazioni finanziarie personali o acquisti online

  • divieto di scaricare software gratuiti senza autorizzazione

  • divieto di registrarsi a siti i cui contenuti non siano collegati all’attività lavorativa

  • divieto di partecipazione, per motivi non professionali, a forum

  • divieto di utilizzare chat line

  • divieto di registrarsi a in guest book anche utilizzando pseudonimi

  • divieto di memorizzare documenti informatici di natura oltraggiosa o discriminatori




Utilizzo Posta elettronica

  • divieto di utilizzo per motivi non attinenti lo svolgimento delle mansioni affidate

  • divieto di inviare o memorizzare messaggi di natura oltraggiosa o discriminatoria

  • non utilizzare la posta elettronica diretta all’esterno per inviare documenti di lavoro "strettamente riservati"

  • Ogni comunicazione rilevante o contrattuale deve essere visionata o autorizzata dal responsabile dell’ufficio.




La soluzione a questo rompicapo giuridico, sempre più spesso ricorrente nelle aziende italiane, può derivare pertanto solo dall'adozione da parte del datore di lavoro, del regolamento aziendale interno che indichi espressamente la navigazione in Internet e la destinazione della casella di posta elettronica ad un uso esclusivamente di tipo lavorativo, precisando eventualmente ipotesi tassative di utilizzo per motivi extra lavorativi.
Il regolamento aziendale deve inoltre contenere l’esplicita avvertenza che l’azienda porrà in essere azioni di verifica al fine di monitorare il rispetto delle regole e per preservare l’integrità del proprio sistema informatico.



Sarebbe quindi opportuno redigere un codice etico aziendale che condizioni responsabilmente i comportamenti dei dipendenti nell’utilizzare gli strumenti affidatigli, in modo tale da non destinare le risorse informatiche ad un uso improprio e allo stesso tempo a non esporre l’azienda ad ulteriori rischi oltre quelli derivanti dal normale progresso tecnologico. Si tratta quindi di incentivare le persone ad avvicinarsi maggiormente ad una cultura etica in materia di comportamento nell’utilizzo dei mezzi aziendali.







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